L’Amministrazione Finanziaria, mediante il Provvedimento Prot. n. 207079 ha delineato gli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2019 con esito a rimborso, presentate dai contribuenti con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e sono:” lo scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente; la presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche; la presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.”
Nel caso questi dovessero presentarsi, ovvero nell’eventualità che la dichiarazione determinino un rimborso superiore a 4.000 euro, le Entrate possono svolgere controlli preventivi, in via automatizzata o ricorrendo alla verifica della documentazione giustificativa, entro quattro mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine.
Questi controlli possono verificarsi anche relativamente alle dichiarazioni presentate ai CAF o ai professionisti abilitati.
Nel caso di dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti con il modello 730 ai CAF e ai professionisti abilitati, per le quali l’INPS riceve i risultati contabili (modello 730-4) direttamente dal soggetto che ha prestato l’assistenza fiscale, la verifica preventiva procede dalle Entrate in cooperazione con l’INPS.