L’Agenzia delle Entrate mediante la Risposta n. 501 del 27 novembre 2019 ha stabilito che la partecipazione di minoranza in una società tra professionisti costituita in forma di s.r.l. può rappresentare causa ostativa all’applicazione del regime forfetario qualora, una volta valutati i rapporti economici intercorrenti, emerga una forma di controllo di fatto.Per le Entrate nel caso descritto non vi sarebbe nessun controllo di diritto né influenza dominante sulla società di cui il professionista è socio, né rapporti di parentela tra i soci e pertanto, in linea di principio, non opera la causa ostativa con conseguente permanenza nel regime forfetario nel periodo d’imposta 2020.
Il fatto che nell’anno ci siano stati rapporti economici tra il professionista e la società di cui è socio (verso la quale fatturare una percentuale fino al 40% del suo fatturato annuo) non impedisce che nel caso in esame possa essere integrato il controllo di fatto, circostanza comunque che richiede un esame fattuale che non rientra dalle competenze esercitabili dall’amministrazione finanziaria in sede di interpello, e la ragione è che non è in alcun modo valutabile la struttura dei rapporti economici della costituenda STP.