L’Amministrazione Finanziaria, mediante la Risposta ad Interpello n. 420 del 23 ottobre 2019, ha stabilito che le specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate, in tema di trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri, indicano «un’apposita stringa informatica in cui specificare l’applicazione del metodo della ventilazione dell’IVA sui corrispettivi».Occasione per le Entrate di rispondere con l’interpello n. 420, è stata presentata dalla necessità di delucidazioni da parte di un contribuente che svolge attività di commercio al minuto e che effettua la vendita di oltre 10.000 articoli soggetti ad aliquote IVA diverse, alla luce del fatto che, vista la mancanza di un sistema informatico tale da leggere tramite scanner dette aliquote, utilizza il metodo della ventilazione per la liquidazione dell’imposta.
Dato che l’istante ha l’onere, a far data dal 1° luglio 2019, di memorizzare e inviare telematicamente i corrispettivi (avendo un volume di affari superiore a 400.000 euro) e deve rilasciare alla clientela il documento commerciale, interroga l’Ente se sia possibile omettere in esso l’indicazione dell’aliquota IVA applicata, adottando l’istante il metodo della ventilazione.
L’Agenzia precisa che esiste un’apposita stringa informatica in cui specificare l’applicazione del metodo della ventilazione dell’IVA sui corrispettivi.
Nel caso in esame, per scongiurare l’indicazione dell’aliquota IVA nel documento commerciale, non rilevabile all’atto della cessione dei singoli beni per le motivazioni evidenziate dall’istante, vi è la possibilità di inserire la dicitura “AL – Altro non IVA” nel documento medesimo.