Nell’ambito della validità dell’ISEE e, nello specifico, dei puntamenti agli anni reddito e patrimoni in ISEE, l’Istituto di Previdenza rende nota la rilevante modifica all’articolo 4 sexies del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (cd. Decreto crescita), convertito dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, ad opera dell’articolo 7 decreto-legge 3 settembre 2019, n. 101.La norma (in Gazzetta Ufficiale n. 207 del 4 settembre 2019) ha aggiornato il comma 4 dell’art. 10 del decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 che regolava la validità della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e gli anni di riferimento dei redditi e patrimoni presenti nella stessa. Nel dettaglio, è stata confermata a regime la modifica del periodo di validità della DSU, fissandone la validità dalla data di presentazione fino al successivo 31 dicembre; ne consegue che la validità delle DSU dal 1° gennaio 2020 coincide con l’anno solare.
La disciplina reintroduce, inoltre, il puntamento dei redditi ai due anni antecedenti, superando il riferimento all’aggiornamento all’anno precedente che era stato previsto dal decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, a decorrere dal 1° settembre.
A partire dal 1° gennaio 2020, varia, invece, l’anno di riferimento dei patrimoni della DSU: sebbene la norma preveda che dal 1° gennaio di ogni anno i redditi e i patrimoni della DSU “sono aggiornati prendendo a riferimento il secondo anno precedente”, ne deriva che l’anno di riferimento dei redditi e dei patrimoni presenti nella DSU viene uniformato e che, per entrambi, si tratta del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU (quindi, nel 2020 il riferimento è al 2018 sia per redditi che per patrimoni).
Quindi, relativamente alle DSU presentate nel 2019 è modificato solo il periodo di validità della DSU (dalla data di presentazione al 31 dicembre 2019), mentre continuano ad applicarsi le vigenti disposizioni in materia di anno di riferimento dei redditi e patrimoni (redditi percepiti nel secondo anno precedente e patrimoni posseduti al 31 dicembre dell’anno precedente).
Relativamente alle DSU presentate dal 1° gennaio 2020, invece, troverà applicazione la nuova validità e anche il nuovo puntamento relativo ai patrimoni.