Rimborsi forfettari per attività di formazione

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L’Agenzia delle Entrate con la Risposta 304 del 23 luglio 2019 ha stabilito che l’importo giornaliero corrisposto ai dipendenti che partecipano a percorsi formativi, è imponibile, ai fini IRPEF, per la parte eccedente euro 46,48 al giorno, elevati ad euro 77,47 per le trasferte all’estero.
L’Amministrazione Finanziaria garantisce così un chiarimento riguardo il regime fiscale da applicare alle somme corrisposte al dipendente, nell’eventualità di trasferte o missioni. Il Fisco precisa che, mentre le indennità o i rimborsi di spese per le trasferte nell’ambito del territorio comunale (esclusi rimborsi di spese di trasporto) comprovate da documenti provenienti dal vettore, partecipano alla formazione del reddito, per le trasferte fuori del territorio comunale sono previsti tre distinti sistemi di tassazione in ragione del tipo di rimborso (analitico, forfettario o misto) scelto.
A causa del principio di onnicomprensività e del carattere forfetario del rimborso e nel presupposto che tali missioni siano svolte al di fuori del comune ove è ubicata la sede di lavoro, le Entrate affermano che le indennità percepite per le trasferte o le missioni fuori del territorio comunale concorrono a formare il reddito per la parte eccedente euro 46,48 al giorno, elevati ad euro 77,47 per le trasferte all’estero, al netto delle spese di viaggio e di trasporto.
L’obbligo di procedere con la ritenuta ricade in capo al soggetto erogante/sostituto d’imposta.

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