Compilazione fatture elettroniche in valuta estera

Home   /   Compilazione fatture elettroniche in valuta estera
L’Amministrazione Finanziaria è intervenuta, con apposite FAQ, per quelle società che intrattengono rapporti commerciali con paesi al di fuori della zona Euro e che hanno l’esigenza di indicare in fattura gli importi in valuta estera, anche nei riguardi di alcuni soggetti stabiliti in Italia ma facenti parte di gruppi multinazionali (la norma prescrive solo che l’imponibile e l’IVA siano indicati anche in Euro, con arrotondamento al centesimo).
Le Entrate, a tal riguardo, hanno fornito indicazioni sulle diverse opzioni operative che possono essere adottate dal soggetto emittente, che sono:
  • nel campo <Divisa> si deve inserire necessariamente il codice “EUR” e nei campi <ImponibileImporto> e <Imposta> si devono riportare coerentemente con la divisa euro.

Qualora si voglia inserire nell’XML, per fini gestionali, l’indicazione della controvaluta in dollari vi è la facoltà di usare alternativamente:  
  • i campi opzionali <CodiceArticolo> (il campo <CodiceTipo> si usa per l’indicazione della divisa secondo lo standard ISO 4217 alpha-3:201 e il campo <CodiceValore> si usa per riportare l’importo in dollari);
oppure
  • i campi opzionali <AltriDatiGestionali>.

Vi è la possibilità di evidenziare il campo “Divisa” con una valuta diversa da Euro (es. dollari) ma l’emittente deve specificare in fattura (anche nei campi descrittivi) che gli importi dell’imponibile e dell’IVA delle singole righe e dei dati di riepilogo sono in Euro e solo l’importo totale della fattura (che il SdI non controlla) si esprime in valuta estera. In aggiunta  gli importi delle singole righe dei <DatiRiepilogo> e, in particolare, dei campi <ImponibileImporto> e <Imposta> sono considerati dall’AE in Euro.

Archivio