L’Amministrazione Finanziaria, lo scorso 3 luglio, ha reso disponibile la guida dal titolo “Contenzioso tributario”, mediante la quale l’Ente presenta le principali novità in materia di ricorso tributario e il processo tributario telematico.Le Entrate ricordano che, tra le novità che hanno visto la luce negli ultimi anni riguardo la normativa sul contenzioso, c’è che, dal 1° gennaio 2016, relativamente alle controversie di valore non superiore a 20.000 euro il ricorso determina anche effetti del reclamo e può presentare anche una dettagliata proposta di mediazione, ovvero di rideterminazione degli importi dovuti.
Per gli atti notificati a partire dal 1° gennaio 2018, l’area di applicazione del reclamo è stato estesa alle controversie di valore non superiore a 50.000 euro.
Ulteriori importanti novità:
- apertura dell’istituto del reclamo e della mediazione a tutti gli enti impositori, agli agenti e ai concessionari privati della riscossione come anche alle controversie in materia catastale;
- inserimento della conciliazione giudiziale anche dopo il primo grado;
- la possibilità di conciliare anche controversie per cui è necessaria la procedura del reclamo e della mediazione;
- le variazioni al regime delle spese di lite;
- l’incremento a 3.000 euro del valore della controversia che garantisce al contribuente la possibilità di stare in giudizio senza assistenza tecnica;
- l’inserimento dei dipendenti dei Centri di assistenza fiscale tra i difensori abilitati, anche se esclusivamente per le controversie dei propri assistiti generate da adempimenti per i quali il Caf ha prestato loro assistenza;
- l’esecutività delle sentenze favorevoli al contribuente;
- l’inserimento del ricorso “per saltum”, ovvero la possibilità di impugnare una sentenza pronunciata da una Commissione tributaria provinciale, dopo un accordo delle parti in giudizio, proponendo ricorso direttamente in Cassazione.