Basta il quadro Rx per il rimborso IVA

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La Suprema Corte, nella sua Sezione Tributaria, attraverso l’espressione dell’ordinanza del 28 febbraio 2019, n. 5938, ha chiarito che basta la compilazione del quadro Rx del modello di dichiarazione unica per ottenere il rimborso dell’IVA.
I giudici del Palazzaccio hanno inoltre stabilito che l’indicazione del contribuente rappresenta una manifestazione di volontà.
Da ciò ne consegue il rigetto del ricorso dell’amministrazione finanziaria, che aveva opinato che il contribuente fosse decaduto dal diritto al rimborso avendo trasmesso l’istanza per la prima volta oltre il termine di due anni dalla data di presentazione della dichiarazione. In precedenza la Commissione Tributaria Provinciale aveva stabilito che, nel caso in esame, fosse inapplicabile il termine biennale di decadenza; da qui il ricorso presentato dalle Entrate in appello, ma anche in quel caso la CTR aveva giudicato sufficiente la semplice indicazione del credito all’interno della dichiarazione.
Il rigetto definitivo in Cassazione stabilisce così che, in materia di IVA, l’esposizione di un credito di imposta nella dichiarazione dei redditi determina che non sia necessario alcun altro adempimento, per ottenere il rimborso, giacchè bisogna solo aspettare che l’amministrazione finanziaria eserciti il potere-dovere di controllo secondo la procedura di liquidazione delle imposte, ovvero attraverso lo strumento della rettifica della dichiarazione.
Per quel che riguarda i rimborsi dell’IVA, la compilazione del quadro Rx del modello di dichiarazione unica è riconosciuta come manifestazione di volontà di ottenere il rimborso.

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